Progetto WiSafety
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WiSafety:
Sicurezza degli incroci grazie alle reti senza filo
Molti dispositivi portatili di larga diffusione in ambito veicolare, sia navigatori satellitari sia palmari (agende elettroniche, personal organizer etc...), dispongono ormai di un'interfaccia senza filo wireless 802.11 (WiFi). Questi dispositivi potrebbero dunque essere efficacemente sfruttati per la ricezione senza fili di messaggi di pericolo o di semplice avvertimento emessi da opportuni trasmettitori. Il progetto WiSafety prevede quindi di sfruttare la presenza e diffusione di tali dispositivi, equipaggiati di interfaccia senza filo, per incrementare la sicurezza stradale. Il progetto è stato seguito dall’Internet Media Group, che fa capo al professor Angelo Raffaele Meo e che si occupa di media e di software libero, oltre che, dal punto di vista tecnologico, di elaborazione e trasmissione di servizi multimediali.
Un ipotetico scenario prevede la collocazione di un dispositivo elettronico, dotato di connessione senza fili, in un punto “a rischio” della rete stradale. Tale dispositivo, che funge da trasmettitore, ha il compito di inviare un opportuno messaggio di pericolo che viene trasmesso a tutti i veicoli che si trovano abbastanza vicini da poterlo ricevere e che sono dotati di appositi ricevitori senza fili. Scelta una intersezione stradale considerata “a rischio”, il progetto WiSafety prevede quindi di installarvi un dispositivo trasmettitore, che periodicamente invii dei messaggi di avvertimento circa la pericolosità di tale incrocio a dispositivi ricevitori, su cui è stato installato un apposito programma sviluppato all’interno del progetto. Un dispositivo ricevitore, posizionato all'interno di un veicolo che si accinga ad attraversare l'incrocio, riceverà automaticamente il messaggio vocale di avvertimento riguardante il potenziale pericolo dell'incrocio stesso dal dispositivo trasmettitore. I dispositivi ricevitori
utilizzati sono di facile reperibilità commerciale e di costo limitato,
per consentire l’utilizzo del sistema realizzato all’interno
del progetto anche su scala più ampia. Inoltre, il programma che
sta alla base di WiSafety è stato realizzato utilizzando software
libero. |
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